Il Curatore Speciale del Minore, cosa fa? Quali sono le sue competenze?
07 ottobre 2025

Sempre più spesso anche nei procedimenti di separazione, divorzio, di affido e mantenimento dei minori, viene nominato il Curatore Speciale del Minore, una figura non ancora nota e la cui nomina spesso genera disagio e confusione nelle altre parti processuali (i genitori).
Invero il Curatore Speciale del minore va inteso come una risorsa positiva: non è un ausiliario del Giudice ma è un professionista che ha “voce” nel processo.
Chi è e cosa fa il curatore speciale del minore?
E’ un avvocato, nominato per rappresentare gli interessi del minore quando i genitori non possono farlo adeguatamente, a causa di un conflitto tra i loro interessi e quelli del figlio di grave conflittualità tra i genitori, tanto che i bisogni del minore rischiano di essere gravemente pregiudicati, o, non ultimo nei casi di limitazione della responsabilità genitoriale.
Il suo ruolo include la tutela del benessere psicofisico del minore, la sua rappresentanza processuale autonoma e la comunicazione al Tribunale della volontà del minore, garantendo che la sua voce venga ascoltata, anche attraverso un ascolto diretto e riservato.
Nello specifico il Curatore Speciale del Minore è l’avvocato del Minore, egli agisce come parte processuale, si relaziona con il Giudice, con gli Avvocati dei genitori, si confronta con gli Assistenti Sociali nominati dal Tribunale e/o con i professionisti che seguono il minore, può parlare con gli inseganti, interviene in generale in tutte quelle occasioni in cui il minore può e deve esprimere una scelta o una opinione.
Il Curatore si impegna anche a promuovere il benessere psicofisico del minore, lo incontra e lo ascolta in assenza dei genitori per comprenderne le esigenze e le volontà; è tenuto a valutare in modo indipendente ciò che è meglio per il minore, anche se questo implica un disaccordo con gli altri professionisti.
Generalmente il Curatore Speciale del minore è un avvocato con specifiche competenze e conoscenze giuridiche e il ruolo richiede anche competenze e sensibilità psicologica per relazionarsi con il minore e intercettare le dinamiche emotive.
La sua nomina in un procedimento giudiziale è fondamentale, atteso che in difetto di sua presenza nel procedimento giudiziale ove ricorrono le ipotesi per le quali egli deve essere nominato, la Legge prevede è la nullità degli atti.
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