
Stop all'abbandono dei rifiuti! Una nuova legge ha reso l'abbandono dei rifiuti un reato penale.
Quante volte abbiamo visto una cartaccia per terra o un sacco dell'immondizia abbandonato in un prato? Gesti che sembrano piccoli, ma che danneggiano l'ambiente e la comunità. La nuova legge che ha trasformato l'abbandono dei rifiuti in un reato penale, e le future sanzioni per chi getta “cose” dall'auto, sono un segnale forte: il rispetto per l'ambiente non è un'opzione, ma un dovere.
Dobbiamo tutti fare la nostra parte per un futuro più pulito.
A partire dal 9 agosto 2025, è entrato in vigore il Decreto Legge 8 agosto 2025, n. 116 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 183 del 08/08/2025), recante "Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell'area denominata Terra dei fuochi, nonche' in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi". Tale provvedimento ha introdotto modifiche sostanziali al quadro normativo preesistente, inasprendo le sanzioni e ampliando il perimetro applicativo per diverse fattispecie di reato.
In particolare vi sono delle modifiche al decreto legislative n.152/2006 (Testo Unico Ambientale), il decreto legge n. 116/2025 interviene in modo incisivo sul decreto Lg.s. qualificando alcuni illeciti non più come mere contravvenzioni, ma come veri e propri reati penali, con un conseguente inasprimento delle pene.
L’abbandono di rifiuti (art. 255 D.Lgs. 152/2006): La condotta di abbandono di rifiuti, sebbene già sanzionata, è ora perseguibile con pene detentive. Per i privati, la sanzione pecuniaria è significativamente aumentata, con importi che possono variare da 1.500 a 18.000 euro. In caso di abbandono di rifiuti pericolosi, si applica la reclusione da uno a cinque anni.
Sono state introdotte nuove fattispecie di reato, tra cui:
Abbandono di rifiuti non pericolosi in casi particolari (Art. 255-bis): Se l'abbandono causa un pericolo per la salute pubblica o l'ambiente, è prevista la reclusione da sei mesi a cinque anni.
Abbandono di rifiuti pericolosi (Art. 255-ter): La pena per l'abbandono di rifiuti pericolosi è ora la reclusione da uno a cinque anni.
Combustione illecita di rifiuti (Art. 256-bis): Le pene per la combustione illecita sono state inasprite, con la reclusione che può variare da due a sei anni a seconda della pericolosità dei rifiuti e della gravità del danno causato.
Il Decreto interviene anche sull'art. 15 del Codice della Strada, che ora punisce in maniera più severa l'abbandono di rifiuti da veicoli, sia in movimento che in sosta. Le sanzioni amministrative pecuniarie sono state incrementate e, a seconda dei casi, possono essere accompagnate da misure accessorie di notevole impatto. Nelle ipotesi più gravi, la condotta può configurare un reato, con la possibilità di applicazione della pena detentiva e della sospensione della patente.
Il D.L. n. 116/2025 rafforza gli strumenti di contrasto, prevedendo la possibilità di utilizzare sistemi di videosorveglianza per l'accertamento delle violazioni. Sono inoltre introdotte sanzioni accessorie come la confisca del veicolo utilizzato per l'illecito, salvo che appartenga a persona estranea al reato, e l'interdizione definitiva dall'esercizio di attività d'impresa in caso di gravi e reiterate violazioni.
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